I dati - Schede Comuni
RAGOGNA
              Comune attuale: Ragogna
Circoscrizione ecclesiastica:
                  Chiese, filiali, parrocchie
              Chiese e testimonianze artistiche -
              Paesaggio religioso
Giurisdizione civile:
              Castello e gastaldia
Comunità, statuti, memoria orale
Formazione del Comune:
              Municipalità e Comune
Circoscrizione ecclesiastica
  Pieve e chiese
  La  pieve di San Pietro di Ragogna, vicina al castello e protetta da  fortificazioni, è nominata per la prima volta nel 1247, anche se la sua origine  è ritenuta più antica, risalente al sec.V-VI, in quanto chiesa adiacente a uno  dei castelli nominati da Venanzio Fortunato. L’antichità della pieve è stata  confermata dagli scavi archeologici condotti da S. Lusuardi Siena negli anni  ’90, studi che hanno messo in luce il battistero paleocristiano. 
  La  pieve comprendeva le ville di Borgo San  Pietro, San Giacomo, Pignano, Fara,  Villuzza, Muris e, oltre il Tagliamento, Aonedis. Nel 1441 fu incorporata al capitolo di Cividale, che aveva  visto diminuire le sue rendite.
  Nel  1296 accanto al pievano è nominato un vicario, la cui residenza nella villa di  San Giacomo è documentata dal 1384, segno di una forma di autonomia dalla  pieve, tanto che dopo l’annessione al capitolo di Cividale pievano e vicario figurano  entrambi come curati. La parrocchia di  San Pietro comprendeva il borgo e il castello; la chiesa curata di San Giacomo comprendeva la villa omonima con la  chiesa curata di Pignano e Villuzza, Muris e Aonedis. Nel 1693 Villuzza passò a  San Pietro (nel 1915 tornerà a San Giacomo). 
  Pignano  fu eretta in parrocchia nel 1945, Muris nel 1949. Aonedis nel 1934 fu unita a Villanova di San Daniele, formando con  questa parrocchia (v. San Daniele). 
                   letteratura
  Marcuzzi G., Sinodi aquileiesi, Udine, Patronato, 1910, p. 327.
  La pieve di Ragogna è nominata per  la prima volta nella tassazione del 1247 imposta dal patriarca Bertoldo di  Andechs come sussidio per le crociate.
  *Ragogna - pieve
Sella P., Vale G. (a cura di), Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV, Venetiae-Histriae,  Dalmatia, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1941, pp.  XXVII, 20. 
  La pieve di Ragogna è compresa nella  decima dell’anno 1296, dove sono menzionati un plebanus e un vicarius; è  descritta nella sua composizione nell'elenco del 1495-1501.
  *Ragogna – pieve – circoscrizione  ecclesiastica
Ferino C., Ragogna. La sua terra, i suoi signori, il suo popolo, le sue chiese,  Comune di Ragogna, 1985, pp. 261-279.
  Sintesi della storia della pieve.
  *Ragogna – pieve – circoscrizione  ecclesiastica
De Vitt F., Istituzioni  ecclesiastiche e vita quotidiana nel Friuli medioevale, Venezia,  Deputazione Editrice, 1990, pp. 1-120.
  Tratta origini e sviluppo delle pievi, loro incorporazioni,  nascita e diffusione delle parrocchie con particolare riferimento al Friuli  centro-collinare.
  *Ragogna  – pieve –  circoscrizione ecclesiastica
Menis G.C., Il ruolo  di Ragogna nella storia del Friuli, in Ragogna M. (a cura di), Il castello di Ragogna: ipotesi di recupero  e di valorizzazione, Cassacco, Consorzio per la salvaguardia dei castelli  storici del Friuli Venezia Giulia, 1990, pp. 7-14.
  Sostiene l’esistenza di una pieve a Ragogna intorno al V-VI  secolo.
  *Ragogna - pieve
Pieve e chiese
  Castello e Borgo.
  Pieve  di San Pietro. Posta tra il castello superiore e l’inferiore all’interno  delle mura del fortilizio del colle, è “ecclesia castellana”, nominata per la  prima volta nel 1247, anche se la sua fondazione è anteriore, come dimostrano  gli studi sulla pieve condotti dopo il sisma del ’76 dalla Soprintendenza  Archeologica e dal Gruppo Archeologico Reunia (GAR). L’edificio tardo-antico  (sec. IV-V) viene ridefinito in età medievale, in particolare nel Duecento e  fino al terremoto del 1348. La chiesa conosce nuovi interventi nel sec. XVI,  dopo il passaggio del feudo ai Porcia; successivamente nel sec. XVIII. E’ stata  restaurata dopo il sisma del ’76. La chiesa nuova di San Pietro è stata costruita  nel 1905 nel borgo, sul fianco del monte, utilizzando materiali della vecchia  pieve, ormai troppo lontana dall’abitato.
  Toniutti G., L’antica chiesa di San Pietro, in “Reunia”, 1981, pp. 65-69.
  Ricostruisce sulla base dei primi  dati archeologici e del ritrovamento di frammenti di bassorilievi altomedievali  l’antichità della chiesa della pieve.
  *Ragogna – pieve San Pietro
Buora M., Nuovi frammenti altomedievali della diocesi di Aquileia, in “Forum  Iulii”, 8 (1984), pp. 27-28, 35-42.
  Descrive – tra gli altri - i  frammenti di rilievi decorativi trovati nella pieve.
  *Ragogna – pieve San Pietro
Gaberscek C., Recenti studi e ricerche sulla scultura altomedievale nell’Italia  nord-orientale, in “Forum Iulii”, 8 (1984), pp. 43-57.
  Segnala i frammenti altomedievali  della pieve.
  *Ragogna – pieve San Pietro
Ferino C., Ragogna. La sua terra, i suoi signori, il suo popolo, le sue chiese,  Comune di Ragogna, 1985, pp. 280-289.
  Storia della chiesa della pieve e  delle sue opere d’arte.
  *Ragogna – pieve San Pietro
Vouk C., La chiesa ed il campanile di S. Pietro in Castello, in “Reunia”,  1993, pp. 13-19.
  Tratta del restauro del campanile  della pieve, evidenziando l’origine della stessa come “ecclesia castellana”, in  quanto posta all’interno delle mura del fortilizio del colle.
  *Ragogna – pieve San Pietro
Lusuardi Siena S., Villa L., Scavi nel castrum Reunia, in Patitucci  Uggeri S. (a cura di), Scavi medievali in  Italia, 1994-1995 (Atti della I conferenza italiana di archeologia  medievale, (Cassino, 14-16 dicembre 1995), Roma, Herder, 1998, pp. 179-198.
  Dà notizia degli scavi compiuti  nel castrum e soprattutto nell’antica pieve.
  *Ragogna – pieve San Pietro
Lusuardi Siena S., Villa L., Il battistero della pieve di San Pietro in  castello a Ragogna,, in L’edificio  battesimale in Italia: aspetti e problemi (Atti dell’VIII congresso  nazionale di archeologia cristiana, Genova, Sarzana, Albenga, Finale Ligure,  Ventimiglia, 21-26 settembre 1998), II,   Bordighera, Istituto Internazionale di Studi Liguri, 2001, pp. 709-728.
  Mette in rilievo la particolarità  del battistero paleocristiano di Ragogna, in quanto rettangolare, oltre che a  dare notizia delle varie fasi che hanno contrassegnato la storia dell’edificio  e dei restauri di cui è stato oggetto.
  *Ragogna – pieve San Pietro
Piuzzi F., Indagini archeologiche nei castelli lungo le strade del Friuli  medievale, in Blason Scarel S. (a cura di), Cammina, cammina …dalla via dell’ambra alla via della fede, Gruppo  Archeologico Aquileiese, 2000, pp. 188-200.
  Ricorda il castello di Ragogna con  la pieve di San Pietro e i risultati degli scavi archeologici (p. 192).
  *Ragogna – castello – pieve San  Pietro
Villa L., Itinerari devozionali e antichi luoghi di culto lungo le principali  direttrici del Friuli: contributi dell’archeologia, in Blason Scarel S. (a  cura di ), Cammina, cammina …dalla via  dell’ambra alla via della fede, Gruppo Archeologico Aquileiese, 2000, pp.  152-161.
  Tra i luoghi di culto ricorda  l’antica pieve di Ragogna e i risultati degli scavi archeologici che provano la  sua fondazione molto prima del 1247, anno del primo documento scritto (pp.  157-158).
  *Ragogna – pieve San Pietro 
Borzacconi A., San Pietro in Castello a Ragogna. Gli  affreschi, in “Reunia”, 2004, pp. 9-24.
  Esame degli intonaci dipinti in  rapporto allo sviluppo costruttivo della chiesa, dal sec. XII al XVIII.
  Ragogna –pieve San Pietro 
Villa
  Chiesa  di San Giacomo. L’antica chiesa di San Giacomo è attestata sulla piazza  nel 1382, ampliata nei secc. XV e XVI. Attorno aveva un cimitero. Dopo la prima  guerra mondiale fu demolita in quanto insufficiente a contenere i fedeli. A  partire dal 1922 fu iniziata la costruzione della nuova chiesa di San Giacomo.
  Ferino C., Ragogna. La sua terra, i suoi signori, il suo popolo, le sue chiese,  Comune di Ragogna, 1985, pp. 289-294.
  Storia della vecchia chiesa di San  Giacomo.
  *Ragogna – chiese – San Giacomo -  cimiteri
Chiesa  di San Remigio. Chiesa campestre  a sud di San Giacomo, in Surumie, documentata  dal 1408. Presentava una tipologia sei-settecentesca, ma gli scavi effettuati  per i lavori di restauro dopo il sisma del ’76 hanno suggerito di spostare la  datazione al sec. X-XI, accertando l’esistenza di un edificio di epoca  medievale sotto l’attuale chiesa campestre. Si conserva  un’acquasantiera/capitello databile tra XI e XII sec. (Toniutti) o XII-XIII  (Mor).
                tesi di laurea 
  Toniutti G., La chiesa campestre di San Remigio in Ragogna (UD), Università  degli Studi di Trieste, Facoltà di Lettere e Filosofia, rel. Messina A., a.a.  2005-2006.
  Analisi storica, archeologica e  artistica della chiesa di San Remigio dopo i risultati  degli studi effettuati per il restauro dopo il  sisma del ’76, con confronti con realtà simili del Friuli centrale e di aree  limitrofe, come la   Valbelluna, il Trentino, la Carinzia e l’Istria.  Propone di datare sec. XI-XII l’acquasantiera-capitello della chiesa.
  *Ragogna – chiese – San Remigio 
                  letteratura 
  Cerutti A., Le acquesantiere di San Remigio, in “Reunia”, 1981, pp. 51-53 (poi  in Cerruti A., Memorie dalla mia terra,  a cura di Toniutti G., Ragogna, GAR, 2004, pp. 5-7).
  Informa sul ritrovamento a San  Remigio, dopo il sisma del ’76, di due acquesantiere: una a forma di mortaio e  un’altra che, dopo la ripulitura, ha mostrato sui lati sculture in  bassorilievo.
  *Ragogna – chiese – San Remigio
Ferino C., Ragogna. La sua terra, i suoi signori, il suo popolo, le sue chiese,  Comune di Ragogna, 1985, pp. 320-322.
  Breve storia della chiesetta.
  *Ragogna – chiese – San Remigio
Mor L., Il Medioevo in Friulì. Suggestioni e originalità figurativa, in Accademia  J. Rudel, Gli echi della terra. Cultura  celtica in Friuli: dati materiali e momenti dell’immaginario, Catalogo e Atti  del convegno (Gorizia, 2001), Pisa, Giardini, 2002, p. 101.
  Propone di datare l’acquasantiera  di San Remigio intorno al sec. XII-XIII, attribuendo la scultura a un lapicida  della stessa bottega di un’analoga acquasantiera, ora scomparsa, della chiesa  di Sant’Andrea di San Daniele.
  *Ragogna – chiese – San Remigio
Villuzza
  Chiesa di San Lorenzo. Aveva – documentato dal  1422 – un cimitero per i forestieri che morivano nel territorio della pieve di  Ragogna o annegati nel Tagliamento. Considerata cinquecentesca, dopo il sisma  del '76 sono affiorati sui muri laterali affreschi altomedievali attribuiti al sec.  X-XI (Rizzi) o forse anche al IX (Fiaccadori). Le campagne di scavi hanno  portato alla luce tracce della pianta di una chiesa primitiva del sec. IX-XI e  di una antecedente del sec. VII-VIII. Probabilmente fu ristrutturata o  ricostruita dopo il terremoto del 1511.
  Marchetti G., Le  chiesette votive del Friuli, a cura di Menis G.C., Udine, Società  Filologica Friulana, 1972, p. 101 (già in "Sot la nape", 1961-63).
  Scheda della chiesa, datata sec. XVI.
  *Ragogna – Villuzza - chiese – San Lorenzo
Rizzi Alb., Scoperte e distruzioni di affreschi in seguito al terremoto in Friuli,  in “Ce fastu?”, 1976, pp. 171-183.
  Elenco dei primi interventi di  restauro della Soprintendenza a seguito del sisma. Viene segnalata la scoperta  del ciclo altomedievale "importantissimo" di Villuzza, databile al  sec. X-XI.
  *Ragogna – Villuzza – chiese –  San Lorenzo
Lopreato P., Lo scavo nella chiesa di S. Lorenzo di  Villuzza presso Ragogna, in “Aquileia nostra”, XLVIII (1977), pp. 274- 287.
  Rileva le fondazioni di una  chiesa con presbiterio quadrato, di tradizione paleocristiana, risalente a un  periodo tra il sec. IX e l’XI; sottolinea l’importanza dei frammenti di  affreschi scoperti sui muri perimetrali.
  *Ragogna – Villuzza - chiese – San Lorenzo
Rizzi Alb., Relazione preliminare sulla pittura del Friuli terremotato,  Venezia, Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, 1978, p. 22.
  Segnala l'importante scoperta  degli affreschi altomedievali di Villuzza, attribuiti al sec. XI.
  *Ragogna – Villuzza - chiese -  San Lorenzo
Cavalieri Dossi M.C., Cordaro M., Ragogna, fraz. Villuzza - Chiesa di S.  Lorenzo, in La conservazione dei beni  storico- artistici dopo il terremoto del Friuli (1976-1981), Relazioni, n. 3, Trieste, MIBAC,  Soprintentenza BAAAAS del FVG, 1983, pp. 77-79.
  Scheda relativa agli affreschi  altomedievali di Villuzza e al loro restauro, staccati e collocati su nuovi  supporti.
  *Ragogna – Villuzza - chiese -  San Lorenzo
Menis G.C., Civiltà del Friuli centro collinare, scheda per le illustrazioni di  Bros L., Pordenone, GEAP, 1984, n.18.
  Sottolinea l'importanza del  ritrovamento degli affreschi altomedievali di Villuzza, dato il loro limitato  repertorio in Friuli.
  *Ragogna –Villuzza - chiese -  San Lorenzo
Ferino  C., Ragogna. La sua terra, i suoi  signori, il suo popolo, le sue chiese, Comune di Ragogna, 1985, pp.  307-310.
  Storia della chiesa, riferendo  sui risultati degli scavi archeologici.
  *Ragogna – Villuzza – chiese –  San Lorenzo  - cimiteri
Cerutti A., San Lorenzo di Villuzza: una chiesa piena di sorprese, in  “Identità”, V (1986), n. 1, pp. 106-115 (poi in Cerruti A., Memorie dalla mia terra, a cura di  Toniutti G., Ragogna, GAR, 2004, pp. 30-39).
  Riferisce sullo scavo successivo  a quello della Lopreato, che ha messo in luce una chiesa con annessa una  necropoli del sec. VII-VIII.
  *Ragogna – Villuzza - chiese – San Lorenzo 
De Vitt F., Istituzioni ecclesiastiche e vita quotidiana nel Friuli medioevale,  Venezia, Deputazione Editrice, 1990, p. 97.
  Ricorda il cimitero di San  Lorenzo di Villuzza per forestieri morti nel territorio della pieve di Ragogna  o annegati nel Tagliamento.
  *Ragogna – Villuzza – chiese –  San Lorenzo - cimiteri
Cerutti A., Le croci astili del XV e XVI secolo e la croce aurea di San Lorenzo di  Villuzza di Ragogna, in “Sot la nape”,   (1993), n. 1, pp. 23-27 (poi in Cerruti A., Memorie dalla mia terra, a cura di Toniutti G., Ragogna, GAR, 2004,  pp. 60-64).
  Riferisce sul ritrovamento della tomba di Domenico di  Ragogna che nel 1420 dotò di un lascito la chiesa di Villuzza, tra cui una  croce d’oro. da secoli tinteggiata di nero per evitare furti, riportata  all’aspetto originario.
  *Ragogna – Villuzza - chiese – San Lorenzo
Fiaccadori G. (a cura di), Arte in Friuli Venezia Giulia, Fagagna, Magnus, 1999, p. 101.
  Sottolinea la rarità dei frammenti di affreschi di Villuzza,  datandoli alla metà del sec. IX per il tipo di linguaggio, non dissimile dal  ciclo trentino di San Procolo in Val Venosta.
  *Ragogna – Villuzza - chiese – San Lorenzo
Pignano
  Chiesa di Santa Maria. E’ ricordata nel 1294.  Originariamente a una sola navata, fu ampliata in tempi successivi. Fino al  1938 aveva un cimitero che serviva anche per Muris e Aonedis.
  Florit A., Pignano di Ragogna. Note di storia civile ed ecclesiastica, Udine,  Arti Grafiche Friulane, 1937, pp. 15-25.
  Storia della chiesa di Pignano e  delle sue opere d’arte con una nota sulla leggenda dell’origine della chiesa.
  *Ragogna – Pignano – chiese –  Santa Maria – leggende
Ferino  C., Ragogna. La sua terra, i suoi  signori, il suo popolo, le sue chiese, Comune di Ragogna, 1985, pp. 298-304.
  Storia  della chiesa e delle sue opere d’arte.
  *Ragogna  – chiese – Pignano – Santa Maria - cimiteri
Casadio P., Ragogna, fraz. Pignano- Chiesa di S. Maria, in La conservazione dei beni storico- artistici dopo il terremoto del  Friuli (1976-1981), Relazioni, n.  5, Trieste, MIBAC, Soprintentenza BAAAAS del FVG, 1986, pp. 264-266.
  Scheda critica sugli affreschi  absidali di Gianfrancesco da Tolmezzo (1502) e sul loro restauro.
  *Ragogna – Pignano - chiese -  Santa Maria
Muris
  Chiesa  di San Giovanni in Monte e romitorio.  Chiesetta alpestre, forse del sec. XI, ma rifatta nel sec. XIV. Sulla parete di  fondo, Incoronazione della Vergine di  tardo Trecento. Ricostruita dopo il sisma del 1976. Le campagna di scavi presso  la chiesa hanno portato in luce un vicino romitorio, attestato dal sec. XIII,  definitivamente abbandonato nel sec. XIX.
  Marchetti G., Le  chiesette votive del Friuli, a cura di Menis G.C., Udine, Società  Filologica Friulana, 1972, p. 98 (già in "Sot la nape", 1961-63).
  Scheda della chiesetta.
  *Ragogna – Muris - chiese – San Giovanni
Ferino  C., Ragogna. La sua terra, i suoi  signori, il suo popolo, le sue chiese, Comune di Ragogna, 1985, pp. 310-316.
  Storia  del luogo, chiesa e vicino romitorio, e nota sugli affreschi della chiesa.
  *Ragogna – chiese – San Giovanni -  romitorio
Toniutti G., Il  romitorio di San Giovanni in Monte, in “Reunia”, 2004, pp. 35-42.
  Riferisce sulla campagna di scavi del 1989-90 e 1994-95 che  hanno messo in luce i resti del romitorio, di cui si traccia il profilo storico  dal sec. XIII e si ricostruisce pianta e prospetto.
  *Ragogna – Muris – chiese – San Giovanni - romitorio
Aonedis (v. San Daniele)
Chiese scomparse
  San Ivone. Chiesa campestre presso il castello. Ricordata nei  documenti dal 1260 al 1794. Fu demolita nel 1806.
  Ferino C., Ragogna. La sua terra, i suoi signori, il suo popolo, le sue chiese,  Comune di Ragogna, 1985, pp. 318-319.
  Nota sulla chiesa.
  *Ragogna – chiese – San Ivone
Chiesa di San Floriano. Presso il castello  inferiore. Affreschi murali di epoca romanica (sec. XII). Demolita tra le due  guerre mondiali.
  Miotti T., Castelli  del Friuli, 2, Castelli e  giurisdizioni del Friuli centrale, Udine, Del Bianco, [1978], pp. 274-275.
  A pp. 269-270 foto degli  affreschi di San Floriano.
  *Ragogna - chiese - San Floriano
Ferino C., Ragogna. La sua terra, i suoi signori, il suo popolo, le sue chiese,  Comune di Ragogna, 1985, p. 319.
  Nota sulla chiesa.
  *Ragogna – chiese – San Floriano
Chiesa  di San Nicolò. Costruita  dai signori di Ragogna verso la metà del sec. XIV, filiale di San Pietro. Aveva un cimitero,  attestato nel 1364  Demolita dopo i  danneggiamenti della guerra 1915-18.  
  Ferino C., Ragogna. La sua terra, i suoi signori, il suo popolo, le sue chiese,  Comune di Ragogna, 1985, pp. 319-320.
  Nota sulla chiesa.
  *Ragogna – chiese – San Nicolò -  cimiteri
Chiesa della beata Vergine di Riulis. Oratorio costruito dai  conti Ronchi di San Daniele nel 1719. Demolito dopo la costruzione della chiesa  di Muris nel 1856. 
  Ferino C., Ragogna. La sua terra, i suoi signori, il suo popolo, le sue chiese,  Comune di Ragogna, 1985, p. 323.
  Nota sull’oratorio di Murisdi  proprietà dei conti Ronchi di San Daniele.
  *Ragogna – Muris – chiese – Beata  Vergine di Riulis
Giurisdizione  civile
  Età patriarchina
  Castelli e borgo
  Il  castello di Ragogna ebbe un forte sviluppo in età longobarda e poi nei secolo  XII-XIV, quando il castello inferiore e il superiore con il borgo furono dati  in feudo dai duchi d’Austria prima, dal patriarca poi, ai signori di Ragogna. Nel 1391 Giovannino di  Ragogna permutò il castello superiore con Torre, mentre il castello inferiore fu  distrutto e i Ragogna del castello inferiore si dispersero per il Friuli. 
  Età  veneta
  Castello e ville
  1420.  La Repubblica Veneta  nominò un capitano con diritto di giudizio nel civile e criminale
  1470.  Il feudo di Ragogna fu acquistato a livello dai conti di Porcia e Brugnera.
  1503.  I Porcia e Brugnera acquistarono per 2.000 ducati il capitanato di Ragogna con  giurisdizione e tutti i diritti connessi.  
                      fonti archivistiche
  Archivio di Stato di Venezia, Provveditori sopra feudi, b.  530, Investiture Ragogna.
  Atti dei Ragogna relativi al feudo di Ragogna, secc. XI-XIV.  Permuta del feudo di Ragogna con Torre, 1391: il feudo di Ragogna viene ceduto  con “garrito”, “capulasio”, e  -  genericamente – con tutti i diritti spettanti e pertinenti. 
  *Ragogna - feudo
Archivio di Stato di Venezia, Provveditori sopra feudi, b. 521, Investiture Porcia.
  Tra le investiture dei Porcia, copia dell’atto del 1503, 1  marzo, con cui i Porcia acquistano feudo e capitanato di Ragogna, con richiamo  all’atto del 1470, 12 dicembre, con cui Giovanni di Porcia acquistava  a livello il capitanato di Ragogna.  
  *Ragogna - giurisdizione
Biblioteca Civica "V. Joppi" di Udine, fondo  principale, ms. 1052, Atti della  giurisdizione di Ragogna, 1548-1570.
  Sono raccolti gli atti dei processi civili, sec. XVI.
  *Ragogna - giurisdizione -giustizia
Giurisdizione di  Ragogna. Atti processuali, in Archivio di Stato di Udine, Giurisdizioni feudali, b. 213: fasc.  Ragogna (processi civili e criminali,1688-1738).
  I processi sono presieduti dal capitano nominato dai  giusdicenti, sec. XVII-XVIII.
  *Ragogna - giurisdizione - giustizia
                              letteratura
  Degani E., I signori  di Ragogna, di Toppo e di Pinzano: note storiche, Udine, Del Bianco, 1894.
  Tratta le origini del feudo di Ragogna e delle famiglie  legate al feudo.
  *Ragogna - feudo
Joppi V., Statuti di  Ragogna dell'anno 1442 rinnovati dai conti di Porcia e Brugnera nel 1535,  Udine, Doretti, 1897.
  Nel saggio introduttivo informazioni sulla giurisdizione dei  Ragogna e dei Porcia e Brugnera.
  *Ragogna – giurisdizione – statuti
Carreri F.C., Divisione  del castello di Ragogna nel 1260, in “Memorie storiche forogiuliesi”, 4 (1908), pp.  49-50.
  Trascrizione di una pergamena dell’Archivio Valvason  contente l’atto di divisione in tre parti del castello tra i fratelli di  Ragogna con indicazione delle parti del complesso castellano, 1260.
  *Ragogna - castello
Miotti T., Castelli  del Friuli, 2, Castelli e  giurisdizioni del Friuli centrale, Udine, Del Bianco, [1978], pp. 263-271.
  Storia e testimonianze del castello di Ragogna.
  *Ragogna -  castello
Toniutti G., Cenni  storici sul castello di Ragogna, in “Reunia”, 1981, pp. 43-47.
  Evidenzia l’importanza strategica del sito e tratta le  vicende storiche e delle famiglie legate alle sorti del castello inferiore e  superiore.
  *Ragogna – castello
Ferino C., Ragogna. La sua terra, i suoi signori, il suo popolo, le sue chiese,  Comune di Ragogna, 1985, pp. 77-184.
  Storia del feudo, delle famiglie  castellane e dei principali rappresentanti, del castello in età patriarchia e  in età veneta.
  *Ragogna – feudo - castello 
Miotti T., Castelli  del Friuli, 7, I sette castra di  Paolo Diacono ed altri studi castellologici, Udine, Del Bianco, 1988, pp.  501-508.
  Ipotesi sul castrum di Ragogna.
  *Ragogna – castrum - castello 
Menis G.C., Il ruolo  di Ragogna nella storia del Friuli, in Ragogna M. (a cura di), Il castello di Ragogna. Ipotesi di recupero  e di valorizzazione, Cassacco, Consorzio per la salvaguardia dei castelli  storici del FVG, 1990, pp. 7-14.
  Ruolo di Ragogna e del suo castello nel sistema difensivo  dell’alto Friuli centrale collinare e nel sistema viario dall’antichità al  medioevo.
  *Ragogna – castello
Ragogna M., Storia del  castello di Ragogna dal 112 2ai giorni nostri, in Ragogna M. (a cura di), Il castello di Ragogna. Ipotesi di recupero  e di valorizzazione, Cassacco, Consorzio per la salvaguardia dei castelli  storici del FVG, 1990, pp. 15-18.
  Sintesi cronologica.
  *Ragogna - castello
Rodaro N., Castelli  del Friuli e della Venezia Giulia, Milano, Itinera Edizioni, 2000 II ed.  (1985 I ed.), pp. 137-139.
  Scheda storica del castello di Ragogna.
  *Ragogna – castello
Virgilio G., Andar per  castelli. Itinerari in Friuli Venezia Giulia. I castelli del Friuli collinare,1,  Udine, Forum, 2003, pp.61-63.
  Scheda storica del castello di Ragogna.
  *Ragogna – castello
De Cecco S., Ragogna:  breve storia del castello, in “La Panarie”, 37 (2004), n. 143, pp. 115-121.
  Evidenzia l’antichità dell’insediamento e ricorda le  famiglie che si sono succedute nel feudo.
  *Ragogna - castello
Toniutti G., Castello  superiore di Ragogna: le tracce dell’antico castrum, in “Reunia”, 2004, pp.  59-66.
  I rilievi eseguiti dal Gruppo Archeologico Reunia a seguito  dei lavori di restauro del castello superiore hanno portato al rinvenimento sul  pianoro a sud del mastio di edifici appartenenti alla fase più antica del  castello (forse anche la torre crollata nel 1348) o anche al castrum citato da Venanzio Fortunato. Si  ipotizza che dopo il terremoto del 1348 causa l’instabilità della roccia il  nuovo castello sia stato costruito più a nord.
  *Ragogna – castrum - castello 
Comunità e  statuti, memoria orale
  Gli  statuti vicinali, redatti nel 1442 dal capitano veneto, rinnovati nel 1535 dai  giusdicenti di Porcia e Brugnera, sono stati editi a Joppi nel 1897;  recentemente sono stati riproposti e tradotti in volgare.
  Il  mondo delle leggende e della memoria orale è stato raccolto in vari studi.
                tesi di laurea
  Pascoli E., Ragogna: tre aspetti di vita religiosa,  Tesi di laurea, Università degli studi di Udine, Facoltà di Lingua e  Letterature straniere , a.a.2005-2006
  Vengono presi in esame tre aspetti popolari della  vita religiosa, uno sul potere taumaturgico della reliquia di Santa Spina, il  secondo su un sedicente eremita che viveva alla fine del XIX secolo a San  Giovanni in Monte, il terzo sulle confraternite presenti a Ragogna.
  *Ragogna – confraternite –  tradizioni - romitorio
                     letteratura
  Ostermann V., Il  Çisçièl di Ruvigne, in “Ce fastu”, III (1890), n. 3, p 3.
  Leggende legate al drago, ai fantasmi e alla necessaria  benedizione impartita alle rovine del castello la notte di Ognissanti.
  *Ragogna – castello - leggende
Joppi V., Statuti di  Ragogna dell'anno 1442 rinnovati dai conti di Porcia e Brugnera nel 1535,  Udine, Doretti, 1897. Edizione del corpus statutario.
  *Ragogna - statuti
Bertolini G.D., Elementi  corografici negli statuti, Cividale, Fulvio, 1902.
  Cita gli statuti di Ragogna dove sono dettate disposizioni  per il castagno, presente nella cerchia morenica più esterna e antica.
  *Ragogna – statuti
Vidoni R., Fiabe e  leggende friulane, in “Ce fastu?”, X (1934), n. 5-6, p. 141.
  Leggende sul castello di Ragogna.
  *Ragogna – castello - leggende
[Florit A.], Il  Catapan della chiesa di Santa Maria di Pignano. Beni e redditi della chiesa,  loro amministrazione, s.l., s.n., 1944.
  Descrive il Catapan della chiesa di Pignano (inizio sec.  XIV-1554) nella trascrizione del sec. XVI dell’originale, ricavando elenchi di  cognomi, ricostruzione di famiglie, nomi di località, confraternite ecc.
  *Ragogna - catapan
Virgili D., Leggende  della mia terra. II, in “Avanti cul brun”, XXII (1955), pp. 85-96.
  Raccoglie il complesso leggendario dell’area Buja (con  riferimento alle raccolte di Menis P.)-Osoppo-Ragogna-Susans-Majano-San  Daniele-Villanova-Caporiacco
  *Ragogna – castello - leggende
Chelazzi C. ( a cura di), Catalogo della raccolta di statuti, VI, Roma, Tipografia del Senato, 1963,  p. 4
  Ricorda il cap. XXVI, De  fratta, dello statuto del 1442 e lo studio di G.D. Bartolini, 1903.
  *Ragogna - statuti
Cantarutti N., Le  leggende nei castelli. in Miotti T., Castelli  del Friuli. 6. La vita nei castelli  friulani, Udine, Del Bianco, 1981, p. 340.
  Due leggende legate al castello di Ragogna che richiamano  l’usurpatore longobardo Ansfrit accecato nel maniero.
  *Ragogna – castello – leggende
Leonarduzzi P., Alcune  leggende sul castello di Ragogna, in “Reunia”, 1981, pp. 49-50.
  Riporta le leggende sul castello di Ragogna già raccolte da  Vidoni, Fiabe e leggende 1934.
  *Ragogna – castello - leggende
Molinaro A.,  Toniutti G. (a cura di),  Ruvigne contes dai vons, Udine, FCP  Edizioni, 1990.
  Raccolta di  leggende, fiabe, storie, proverbi, giochi ed indovinelli raccolti sul  territorio e riguardanti il castello di Ragogna.
  *Ragogna –  leggende – memoria orale 
Cantarutti N., Raccontare di castelli in Friuli, Circolo  Culturale Menocchio, Montereale Valcellina, 2002, pp. 73-74.
  Riprende le due leggende legate al castello di Ragogna di  Cantarutti, Le leggende 1981,
  *Ragogna – castello – leggende
De Cecco S., Storiis su la banche da fari, ovvero Stories di chei di Ruvigne, Comune di Ragogna, 2008.
  Raccolta di  testimonianze orali.
  *Ragogna –  memoria orale 
Floramo A., Toniutti G. (a cura di), Statuti antichi del Comune di Ragogna, Comune di Ragogna, 2008.
  Ripropone gli statuti del 1442 editi da Joppi, Statuti di Ragogna 1897, ma in una  trascrizione completamente riveduta ed emendata sul ms. Narducci della Biblioteca  Guarneriana, con un’accurata traduzione italiana a fronte.
  *Ragogna – statuti
Si segnala anche il lavoro
  Scuola  elementare di Ragogna, Come eravamo,  Ragogna, 1985-1986.
  Raccolta di  testimonianze orali, soprannomi, storie di emigrazione, lavori e tradizioni  locali.
  *Ragogna - tradizioni
Formazione del  Comune
  Municipalità e  Comune
  Giugno  1797-gennaio 1798 (governo francese delle municipalità e governo centrale del  Friuli). Le ville di Ragogna e Muris nel distretto VII-San Daniele.
  Febbraio  1798-1805 (governo austriaco). Ripristino della giurisdizione precedente.
  1806  (ritorno dei francesi). Abolizione delle giurisdizioni feudali, organizzazione  degli stati ex veneti in dipartimenti.
  1807.  Organizzazione dei dipartimenti in distretti e cantoni. Comune di Ragogna nel  distretto I-Udine, cantone IV-San Daniele.
  1811.  Concentrazione dei comuni. Comune denominativo: Ragogna nel cantone IV-San  Daniele.
  1815  (governo austriaco). Organizzazione delle province e delle province in  distretti. Comune: Ragogna nel distretto II-San Daniele.
  Successivamente  rimane la stessa concentrazione comunale. La frazione di Aonedis fino al 1929 è  compresa nel Comune di Ragogna; nel 1929 passa sotto San Daniele. 
                            fonti legislative
  1797. Proclama a stampa del gen. Bernadotte, Al Quartier generale di Udine, 6 giugno  1797, istitutivo dei distretti e delle Municipalità capoluogo nella sinistra  Tagliamento, in Civici Musei di Udine, inv. 52938.
  * Ragogna-divisione territoriale-municipalità
1807. Decreto sulla divisione  dei nuovi dipartimenti ex veneti, in Bollettino delle leggi del regno d'Italia, parte III, Milano, Reale  stamperia, 1807, p. 1423 
  * Ragogna- divisione territoriale- dipartimento di  Passariano 1807
1811. Compartimento  territoriale del dipartimento di Passariano da attivarsi pel Primo Gennajo  1811, Udine, Pecile, s.d., edito in Il  Friuli nel 1807. Dipartimento di Passariano,  a cura di R. Corbellini, L. Cerno, C. Sava,  Udine, Società Filologica Friulana, 1992, pp. 617-649
  * Ragogna-divisione territoriale-dipartimento di Passariano  1811
1815. Collezione di  leggi e regolamenti, 5 novembre 1815, parte I, Venezia, Andreola, 1815, p.  192.
  * Ragogna-divisione territoriale-provincia del Friuli 1815
Demografia
  L’archivio pievanale di San  Pietro conserva i registri canonici (borgo San Pietro, Villuzza) soltanto dal  1767. Una nota sul retro di copertina del primo registro dei battesimi avverte  che, secondo la memoria di un vecchio di borgo San Pietro ultranovantenne, i  registri più antichi di San Pietro e San Giacomo sarebbero stati portati preso  il capitolo di Cividale. In realtà a San Giacomo i registri iniziano circa un  secolo prima.
  L’archivio parrocchiale di  San Giacomo conserva le serie continue dei registri canonici dal 1677. Il primo  registro (misto di battesimi, matrimoni, morti) è privo delle prime e ultime  carte, così che i battesimi iniziano dal 1681 e i matrimoni si interrompono al  1702 per riprendere dal 1719 nel registro successivo. Le registrazioni  interessano la villa di San Giacomo, Pignano, Muris e Villuzza, quest’ultima  fino al 1693, quando passa a San Pietro (nel 1915 viene riaggregata San  Giacomo)..
                fonti  archivistiche
  Archivio pievanale di San Pietro di Ragogna, Archivio  storico, Registri canonici.
  Le serie di nati, matrimoni, morti iniziano dal 1767.
  *Ragogna – demografia – registri canonici
Archivio parrocchiale di San Giacomo di Ragogna, Archivio  storico, Registri canonici.
  Le serie dei registri canonici iniziano dal 1677.
  *Ragogna – demografia - registri canonici
Archivio della Curia Arcivescovile di Udine, Visite  pastorali, b. 819.226.
  Dati del numero delle anime da comunione e non da comunione  della parrocchia di San Pietro di Ragogna (i numeri si riferiscono agli anni):  1602, 1764, 1772, 1794.
  *Ragogna - demografia 
Archivio della Curia Arcivescovile di Udine, Visite  pastorali, Scrutinii, bb. 795-797.
  Dati del numero delle anime da comunione e non da comunione  della parrocchia di Ragogna (i numeri si riferiscono agli anni): 1745, 1764,  1772, 1794.
  *Ragogna - demografia 
   
  Toponomastica 
  Toniutti G., Ragogna:  la chiesa di San Remigio (Sarunùe) e i toponimi ad essa collegati, , pp.  337-339
  Studia i toponimi della zona della chiesa campestre di San  Remigio.
  *Ragogna - toponomastica
Paesaggi storici 
                      fonti archivistiche
  Archivio di Stato di Venezia, Atti preparatori al Catasto,  b. 253, fasc. Comune censuario di Ragogna.
  Il fascicolo contiene Nozioni  generali territoriali, Nozioni  agrarie di dettaglio, Qualità dei  terreni, Prospetto di classificazione, 1825-26.
  *Ragogna - paesaggi storici
                      letteratura
  De Cecco S., Note  storiche sulle Tabine di Ragogna, in Pellegrini L. (a cura di), Tagliamento due sponde sul fiume. Guida storica e tecnica di un tratto del  medio corso, Spilimbergo, Comitato Studi Tagliamento, 2005, pp. 94-98.
  Studia il passo di attraversamento tra Pinzano e Ragogna,  con riferimenti anche all’età medievale e veneta, con i diritti sullo stesso  dei Porcia e dei Savorgnan.
  *Ragogna – paesaggi naturali - strade